“…sei cane tra gatti…”
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“…sei cane tra gatti…”
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“…ché par ossigeno la rima, introspettiva come il momento in cui capisco che il filo non ha capo né coda…”
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“…un’altra notte e mi ritrovo nel buio di una mancanza…”
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“…disegno suoni di carta e mi chiedi se son matto…”
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Liscio Come L’Odio #1
A mia mamma si ruppero le acque mentre andava in bicicletta. Si pensò subito ad un parto pedalico. D’altronde pedalare senza sellino non era consigliato.
tratto da “La Sostenibile Pesantezza dell’Avere” (2014) – Undici
Ieri abbiamo scoperto le droghe[1].
È stata una bella esperienza sebbene mi abbia fatto capire che siamo vicini al Natale.
Sì, lo so che è marzo ma conosco i tempi di consegna delle poste per una semplice lettera.
Inoltre come avrete visto non ho un buon rapporto con le poste.
Ho deciso allora di scrivere la mia letterina qui.
Beh poi strapperò le pagine e la manderò al signor Natale ovviamente.
Allora.
tratto da “La Sostenibile Pesantezza dell’Avere” (2014) – Tredici Meno Due e Mezzo
Questa non era una pagina di diario, dai. Siamo sinceri. Era un semplice racconto!
E chi diavolo sono Alford e José?
Che Mario e Dario abbiano scoperto le droghe?
Non lo sapremo mai.
Beh a meno che nella prossima pagina non parlino di come hanno scoperto le droghe il
giorno prima.
…
Non resisto, giro pagina.
“…frane semantiche, idiosincrasie poetiche…”
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– Critici
“…credo mi lascerò dormire nel tepore di un ricordo…”
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– Alba
tratto da “La Sostenibile Pesantezza dell’Avere” (2014) – Dieci
Alford non riusciva a dormire.
Forse erano le lasagne al forno che stava ancora finendo di masticare.
Forse era il suo non essere abituato ad andare a dormire alle sette di sera, tra il primo e il
secondo, quindi in bilico sul gradino del podio.
Provò a contare le pecore.
Zero.
Niente.